Denti cariati: cause, sintomi e come curarli

Denti cariati: la carie dentale è un'infezione dei denti cronica causata da alcuni microorganismi
che si trovano nel cavo orale.
La causa principale dei denti cariati è rappresentata dallo Streptococco mutans, si tratta di un batterio gram-positivo, anaerobio facoltativo.

Alla fine degli anni '50 questo batterio si è guadagnato l'attenzione della comunità scientifica internazionale in quanto è stato dimostrato essere una causa importante della carie dentale.
Questo germe colonizza la placca dentale in quanto è dimostrato che riesce a: 

  • produrre zuccheri a partire dal saccarosio che introduciamo con gli alimenti e questi zuccheri gli consentono proprio di attaccarsi alla superficie del dente
  • trasportare e trasformare gli zuccheri in acidi che contribuiscono alla corrosione dello smalto dentale
  • sopravvivere in condizioni di forte acidità (pH basso) 
  • aumentare in assenza di cure 

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In sostanza lo Streptococco trasforma gli zuccheri in acidi e questi acidi corrodono il dente e creano nella placca batterica un ambiente di vita ideale per la sua sopravvivenza e riproduzione.

Lo Streptococcus mutans non è l'unico ma il primo microbo, nel senso che fa da apripista ai fattori che causano la carie dentale.

L'acidità della placca dentale fa sì che il materiale di cui è costituito il dente (fosfato di calcio) va in soluzione decalcificando i denti rendendoli sempre meno resistenti, sempre meno sani.

La carie è la patologia cronica più diffusa al mondo in assoluto.

Secondo la stima FDI - World Dental Federation, ci sono più di 3 miliardi di persone non ancora trattate per le lesioni cariose attive.

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Colpisce maggiormente in età pediatrica, dove rappresenta la patologia più frequente, proprio perchè nei primi anni di vita la delicatezza dello smalto dentale dei bambini è maggiore, i bambini inoltre hanno una minore igiene orale con maggior accumulo di placca. 

Esistono alcuni alimenti che predispongono maggiormente allo sviluppo di denti cariati, che si tratti di bambini in età pediatrica o di adulti, pare ovvio che tra le cause principali ci sia un’alimentazione ricca di zuccheri.

10 alimenti che causano la carie dei denti

1) Caramelle

2) Merendine

3) Cioccolato

4) Patatine in busta

5) Bibite gassate

6) Succhi di frutta

7) Cibi ricchi di amidi

8) Tè

9) Caffè

10) Alcolici

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Cibi con troppi zuccheri

A differenza di quanto si possa immaginare la lista di alimenti contenti zuccheri è molto lunga, ad esempio può essere presente in alimenti come le patatine in busta, gli snack salati, caramelle, succhi di frutta (spesso addizionati con saccarosio), merendine e cioccolatini. Ma la lista è molto più lunga, per questo bisogna prestare particolare attenzione ai cibi confezionati e leggere bene i loro ingredienti.

Cibi acidi

Tra i cibi acidi contenenti zucchero ci sono anche le bevande gassate, queste contengono acido fosforico e rendono il dente più fragile ed a rischio di rotture.  Altri alimenti acidi sono agrumi, aceto e i pomodori, questi ultimi hanno all'interno più di una tipologia di acido che da una parte sono ritenuti indispensabili per l'organismo, dall'atra indeboliscono lo smalto dei denti.

Cibi con tanto amido

Alcuni cibi come la pasta, il pane, le patate contengono molto amido, questo entrato in contatto con la saliva presente nella nostra bocca, si trasforma in zucchero. Spiegato in poche parole: gli amidi sono delle molecole complesse che sono costituite da lunghe catene di zucchero. La saliva svolge il compito di rottura di queste molecole, avviene una vera e propria scissione chimica che porta al processo digestivo dello zucchero, questo zucchero porta ad alimentare la carie nei denti.

Caffè e tè

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Tra gli alimenti più dannosi per antonomasia rientrano il caffè ed il tè, solitamente si ha l'abitudine di ingerire queste due bevande con uno o più cucchiaini di zucchero, diventando così anch'esse causa di denti cariati.

Gli alcolici

Queste bevande seppur molto gradite al palato hanno tra i tanti contro il fatto di ridurre notevolmente la salivazione. La saliva è molto importante per l'apparato dentale perchè ha una azione antibatterica (oltre che di autopulizia) e venendo meno favorisce la profilazione dei germi come lo streptococco.

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Sintomi

Nei primi stadi, i denti cariati sono asintomatici. Quando i batteri si spingono in profondità, il processo carioso dà origine a disturbi come mal di denti, alitosi ed ipersensibilità dentinale.

I sintomi della carie si manifestano sotto forma di stadi con gravità crescente.

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Stadio I (carie superficiale): la carie dei denti ha inizio al di sotto della placca batterica, penetra lo smalto e si presenta con una alterazione del colore del dente, diventando di color bianco-gesso o marroncino. Il processo carioso intacca il durissimo rivestimento esterno del dente, togliendo i minerali che lo compongono e di conseguenza si ha la perdita dello smalto e la carie va verso la dentina che è molto più morbida. In genere in questo stadio non si hanno particolari sintomi.

Stadio II: i germi della placca batterica che hanno reso morbido lo smalto si aprono la strada verso la dentina (stadio di carie dentale penetrante). La dentina (struttura che si trova tra lo smalto e la polpa del dente che contiene sia minerali che nervi), avendo meno mineralizzazione risulta più soggetta alla corrosione è perciò la carie tende ad allargarsi velocemente ed ulteriormente, per questo motivo quella che esternamente può sembrare una piccola carie dello smalto, in realtà sotto nasconde una carie della dentina molto più grande. In genere in questo stadio c'è una sensibilità al caldo e freddo ed ai cibi acidi (come il limone).

Stadio III: la dentina, rispetto allo smalto, è più morbida perchè contiene meno minerali, per questo motivo la barriera della dentina viene superata molto più facilmente dalla carie ed arriva alla polpa del dente. Nella polpa del dente ci sono i vasi sanguinei ed i nervi, arrivando a questi la carie crea dolori acuti, a volte così tanto da non permettere di dormire la notte.

Stadio IV: arrivata ai nervi ed ai vasi sanguinei, questi muoiono e producono germi che a loro volta creano una infezione che si allarga verso l'osso. In sostanza i tessuti creano una infezione che non avendo modo di sfociare diversamente forma ascessi dentali, granuloma dentali, cisti, gengivite, piorrea ed altre infezioni dentali. Per via di queste infezioni tutto l'organismo ne risente. In questo stadio i sintomi sono evidenti e si presentano anche visivamente con la faccia gonfia nella zona dove c'è il dente con l'infezione.

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I denti cariati, oltre ad essere classificati in base al tipo di sintomo, vengono classificati anche in base alla localizzazione della partenza sulla superficie del dente.

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Classe I: in questo caso la carie prende origine dai solchi dei denti, parliamo dei solchi intercuspidali (quella specie di conca che si forma tra le 4 punte del dente).

Classe II: in questo caso la carie coinvolge le superfici di contatto tra ad esempio un dente premolare ed un molare (carie interstiziale ovvero carie tra due denti), colpendo così due denti contemporaneamente.

Classe III: in questo caso la carie colpisce le superfici di contatto di canini ed incisivi.

Classe IV: in questo caso si sviluppa sempre sui canini e incisivi ma coinvolge la parte sporgente del dente, detta anche bordo incisale.

Classe V: in questo caso la carie colpisce la zona tra dente e gengiva, detta anche zona del colletto, il colletto è quella zona dove finisce la corona del dente e comincia la radice del dente.
I denti cariati alla radice hanno una sintomatologia più aggressiva in quanto la carie si sviluppa sotto la gengiva (carie sotto gengiva). Sono più soggette a questo tipo di carie le persone con patologie come la parodontite e la piorrea, perchè in questo caso la radice del dente si trova ad essere maggiormente esposta.

Carie secca

Una categoria a parte è quella rappresentata dalla carie secca in quanto si tratta di pigmentazioni scure nei solchi dei denti, in questo caso difficilmente vanno trattate perchè non progrediscono.

Come curare i denti cariati

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Prima di poter curare il dente da una carie è necessario avere delle superfici pulite ed è per questo motivo che si consiglia di eliminare il tartaro presente sui denti attraverso la pulizia.

In base agli stadi che determinano la profondità della carie decidiamo la tipologia di cura più idonea.

Nel caso di stadio iniziale vengono rimossi le parti sui denti cariati e malati, si viene a creare perciò una cavità che deve essere riempita con materiale composito.

Quando la carie è in stato avanzato ed ha provocato l'irritazione del nervo è necessario ricorrere alla devitalizzazione

Cosa si intende per devitalizzazione in caso di denti cariati?

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La devitalizzazione consiste nell'eliminare il tessuto dentale malato ed il nervo, attraverso un intervento chirurgico invasivo che permette di riparare i denti gravemente compromessi da carie profonde o traumi dentali gravi, ossia quelle situazioni che hanno danneggiato irreversibilmente la polpa dentale.

La devitalizzazione viene eseguita in tre step principali:

  • La polpa dentale malata ed infetta viene eliminata
  • Al posto della polpa viene messo un materiale in cemento biocompatibile 
  • Viene poi ricostruito il dente allo stadio iniziale

Questo trattamento non deve spaventare perchè viene eseguito in anestesia.

Che si tratti di stadio iniziale o di stato avanzato della carie, l'otturazione costituisce il trattamento preferito per la cura della carie.

In caso di carie grave, non resta che l'estrazione del dente. 

Materiali che si utilizzano per la cura dei denti cariati
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I materiali sono quelli utilizzati per l'otturazione e sono ben tollerati dall’organismo, inoltre possiedono ottime proprietà mimetiche, infatti non si notano sul bianco dei denti.

Non vengono più utilizzate le amalgame dentarie in quanto considerate tossiche perchè contengono mercurio, ma vengono utilizzati i compositi.

I compositi sono materiali biocompatibili e per questo motivo sono ben tollerati dall'organismo, inoltre hanno un colore molto simile a quello del dente naturale, i compositi sono infatti costituiti da una resina organica che gli conferisce la adattabilità all'interno della cavità dentale e da una parte inorganica che è fatta di ceramica o vetro e questa serve per dare robustezza alla masticazione e lucentezza nella parte estetica.

Le tecniche e i materiali che proponiamo ai nostri pazienti sono sicuri e stabili nel tempo.

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